Le suggestioni anni '70 di "American hustle": abiti attillati e scollature vertiginose

12 gennaio 2014

 

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irando per negozi, è possibile notare come sugli scaffali o nelle vetrine convivano, in una strana mescolanza, capi di chiara ispirazione anni '50 (gonne a ruota, abitini dalla vita strizzata) e maglioni oversize, cappotti giganteschi e fantasie floreali, di chiara derivazione anni '90. A complicare le cose interviene una stagione cinematografica dove film di largo successo come "Rush" e il recente "American hustle" riportano alla ribalta la moda anni '70 con le sue bizzarre e insolite pelliccette, i capi attillati e le audaci scollature alla Charlie's angels

In particolare, gli scolli a v e profondi sono stati un cavallo di battaglia di questo autunno/inverno, tra tulle e sensuali trasparenze. Ma si tratta di un accorgimento che possiamo sfruttare tutte per rendere la nostra mise più audace? Procediamo con ordine. Chi di voi ha visto il già citato "American hustle", avrà notato le vertiginose scollature delle camicie e degli abiti indossati da  Amy Adams quasi in ogni singola sequenza della pellicola. L'attrice, oltre a possedere un fisico asciutto, è caratterizzata da un decolleté non troppo pieno.
 Osservandola però nel ruolo di Sidney, non si ha l'impressione di vedere una donna minuta e poco formosa perché la nostra cara scollatura a v e profonda fa il suo lavoro: mette in evidenza ed amplia un seno poco prosperoso rendendo sensuale la mise di Amy.    

Detto questo, i body, le camicie, gli abiti con scollature di questo tipo andranno privilegiati dalle donne molto magre con un seno minuto ma dovranno essere messi da parte da quelle formose che, in abiti e camicie in cui il reggiseno non può essere facilmente camuffato, non si troveranno a loro agio. Ovviamente, ogni scelta va armonizzata con le altre caratteristiche del nostro corpo e cioè con una vita sottile o piena, un bacino stretto, dei fianchi generosi, delle spalle strette o ampie e dritte. Ma anche di questo parleremo nel corso del nostro seminario.

 

Laura Viscuso

 

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